Nata dalla divisione di 2 regioni, il Molise è una terra ancora incontaminata e forse ancora ingiustamente poco conosciuta, che racchiude in sè numerose tipologie di turismo: dalla montagna al mare (un mare tra i più puliti dell'Adriatico), dai sapori dell'enogastronomia tipica con vini Doc e formaggi eccelenti, alle tradizioni, passando per aree di forte interesse storico e artistico (sono molti i borghi medievali dove ammirare torri, mura difensive, porte di accesso e manieri, che nei secoli si sono trasformati in residenze). In pochissimi chilometri di distanza si concentrano aree archeologiche, piccoli incantevoli paesi sulle colline, antiche chiese e campi coltivati. Tra le aree naturalistiche di forte rilievo ambientale, il Matese - ovvero le montagne più alte della regione, un susseguirsi di pianori e boschi - e la Valle del Volturno. Inoltre, proprio qui si trovano ben due aree rientranti nel progetto UNESCO “MAB” (Man And Biosphere), che tutela le diversità biologiche e promuove lo sviluppo sostenibile: la riserva di Montedimezzo e di quella di Collemeluccio.
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DEL MOLISE DOP
Viene prodotto in quasi tutte le province del Molise È ottenuto dalle varietà di olivo presenti negli oliveti congiuntamente o disgiuntamente, per almeno l’80% di: Aurina (o Licinia), Gentile di Larino, Oliva nera di Colletorto e Leccino; il restante 20% è costituito congiuntamente o disgiuntamente dalle varietà autoctone Paesana bianca, Sperone di gallo, Olivastro e Rosciola.
È colore giallo-verde, odore fruttato, da leggero a medio; sapore fruttato, delicato sentore di amaro e di piccante. Nella oleificazione delle olive sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l’ottenimento di oli esenti da alterazioni. La gramolatura, a prescindere dal sistema di estrazione adottato, dovrà essere effettuata con acqua termoregolata alla temperatura massima di 25 °C e per tempi compatibili ai sistemi di lavorazione. Le operazioni di oleificazione delle olive sono effettuate in impianti di molitura posti nell’ambito del territorio indicato. |
CACIOCAVALLO SILANO DOP
La sua area di produzione comprende Campania, Molise, Puglia, Calabria e Basilicata.
La sua forma è tipicamente a pera. Il sapore è dolce e burroso quando è di media stagionatura, piccante quando è di stagionatura avanzata. Per la sua produzione si inizia con il latte pastorizzato che viene portato a 35°C con aggiunta del caglio di vitello. Dopo la coagulazione viene rotta la cagliata. La pasta viene lasciata maturare sotto siero caldo per diverse ore, per poi farla spurgare sul tavolo di sgrondo. La pasta viene lasciata maturare per 3-4 giorni tagliata a pezzi. La filatura avverrà successivamente in acqua a 80-85 gradi. La salatura si effettua in salamoia da due a 12 ore, a seconda del peso. Matura in un mese in ambiente aerato e fresco, dove le forme vengono appese a coppia a cavallo di un bastone orizzontale. La stagionatura si protrae dai 3 mesi fino ad un anno in cantina a temperatura costante. |
Antipasto di mare molisano
Sgombri: 3
Suri: 2 Sedano: 1 gambo Polpo: 1 Giardiniera: 250 g Tonno: 50 g Limone: 1 Pulire e lessare pesci e polpo separatamente, poi spinare il pesce e tagliare il polpo a pezzi. Tritare la giardiniera. Unire poi i pesci spinati con il polpo tagliato a pezzi, il succo del limone ed il tonno. Mescolare e mettere in frigo. |
Capunata molisana con olive e acciughe
Uova: 2
Pomodori da insalata: 4 Cetrioli: 1 Peperone: 1 Filetti d'acciughe: 100 g Sedano: 2 gambi Aglio: 2 spicchi Origano a piacere Olio di oliva extravergine: 4 cucchiai Olive a piacere Sale q.b. Pepe q.b. Aceto: 2 cucchiai Freselle: 4 Rassodate le uova in un pentolino colmo d'acqua portato ad ebollizione per qualche minuto. Al termine scolate, raffreddatele sotto acqua fredda, sgusciatele, quindi procedere tagliandole a spicchi. Lavare e pulire le verdure; tagliare a rondelle i pomodori, affettare il cetriolo e il peperone; ridurre a fettine il sedano eliminando eventuali filamenti rimasti. Strofinare i taralli con l'aglio fino a che questo si consumi completamente; bagnarli leggermente in acqua salata, spruzzate con poco aceto e lasciate asciugare su carta da cucina per qualche minuto. Ponete i taralli sui piatti ed accompagnateli con le verdure, guarnite con gli spicchi di uova, le olive ed i filetti di acciuga. Condite il composto con sale, pepe ed olio e quindi cospargete di origano. Lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti. |
Cavatelli con i funghi
Funghi: 1⁄2 kg
Pepe q.b. Aglio q.b. Prezzemolo q.b. Sale q.b. Olio di oliva extravergine q.b. Pulire accuratamente i funghi con una straccio umido pulitissimo, asportando ogni traccia di terra, poi tagliarli a pezzetti. In una padella versare 3 cucchiai di olio d'oliva e uno spicchio d'aglio a pezzetti, che andranno eliminati appena rosolati.Aggiungere i funghi lasciandoli cuocere fino a che l'acqua di vegetazione non sarà evaporata, proseguendo la cottura fino a far rosolare i funghi. Regolare di sale e di pepe. In una pentola con abbondante acqua far lessare i cavatelli, che se saranno freschi saliranno a galla in un paio di minuti, scolarli e versarli nella padella con i funghi. Far mantecare per qualche minuto la pasta con i funghi aggiungendo il prezzemolo tritato finemente, versare nei piatti e servire immediatamente in tavola. |
Creoli alla Molisana
Creoli: 350 g
Pancetta: 70 g Cipolla: 1 Peperoncini: 1 pezzetto Aglio: 1 Pecorino: 50 g Olio di oliva extravergine: 40 g Sale q.b. Pepe q.b. Tritate la pancetta, l'aglio e la cipolla e fatele appassire nell'olio, poi unite un goccio d'acqua e fate cuocere a fiamma moderata per 10 minuti a recipiente coperto. Nel frattempo cuocete la pasta piuttosto al dente, scolatela e spolverizzatela col pecorino grattugiato, conditela con il sugo preparato e rimescolate e servite subito. E' possibile, eventualmente, aggiungere un filo d'olio crudo. |
Fettine alla crema di latte
Petto di tacchino: 4 fette
Burro: 50 g Farina: 1 cucchiaio Vino bianco: 200 ml Latte intero: 200 ml Uova: 2 Limone: 1 Marsala: 1 bicchierino Erba cipollina: qualche filo Sale q.b. Pepe q.b. Rosolate le fettine nel burro caldo per 5-10 minuti, quindi eliminate il grasso che si sarà formato durante la cottura, unite il vino e lasciatelo evaporare a fuoco vivace. Aggiungete la farina stemperata nel latte e lasciate cuocere, coperto, per 20 minuti. A fine cottura, unite alla salsa di cottura i tuorli, il succo di mezzo limone e il Marsala, lasciate insaporire per qualche istante, quindi servite le fettine profumate con I'erba cipollina tagliuzzata. |
Coniglio in padella
Coniglio a pezzi: 1 kg
Uova: 2 Latte: 1 bicchiere Farina: 4 cucchiai Sherry: 2 bicchieri Olio per friggere q.b. Sale q.b. Pepe q.b. Con il latte, la farina e le uova fate una pastella che dovrà risultare molto densa, aumentando se necessario la dose di farina. Aggiungete alla pastella il sale, il pepe, lo sherry ed amalgamate bene il tutto. Lasciate riposare per almeno 1 ora la pastella. Lavate ed asciugate i pezzi di coniglio, infarinateli leggermente e passateli ripetutamente nella pastella. Quindi friggeteli in abbondante olio caldissimo. Sistemate i pezzi di coniglio su un foglio di carta assorbente e servite subito. |
Ciambella con il vino
Farina: 250 g
Olio di oliva extravergine: 100 g Burro q.b. Zucchero: 130 g Vino rosso: 100 ml In una terrina mettete l'olio, il vino, lo zucchero e la farina per ottenere un'impasto omogeneo e consistente. Lasciate riposare per circa 1 ora, quindi imburrate una teglia e disponete l'impasto a forma di ciambella. Infornate e fate cuocere per una mezz'ora a 170 °C facendo la prova stuzzicadenti prima di estrarre la torta dal forno. |
Croccante alle mele
Mele: 1,5 kg
Acqua: 2 cucchiai Burro: 25 g Zucchero: 150 g Cannella: 1 pizzico Farina: 130 g Burro: 70 g Zucchero: 35 g Pelate e sminuzzate le mele. Ponete in una pentola antiaderente con l'acqua, lo zucchero e 25 grammi di burro. Coprite la pentola e cuocete a fuoco lento per ammorbidirle. Togliete la pentola dal fuoco e schiacciate le mele con una forchetta. Aggiungete lo zucchero greggio (la metà) e la cannella e mescolate per bene. Per l'impasto: setacciate bene la farina in una grande scodella, aggiungete i 70 grammi di burro ed impastate leggermente. Aggiungete il resto dello zucchero greggio e continuate ad impastare. Spalmate di burro un piatto di 20 cm di diametro, mettete le mele nel piatto e copritele con l'impasto. Fate cuocere il piatto al forno per 15 minuti a 200°, poi per 15 minuti a 175°. |
I Vini
La coltivazione della vite in Molise si attesta fin dall'antichità sia pure per una produzione vinicola
con carattere di promiscuità. Solo in tempi recenti la viticoltura molisana si è allineata alle moderne
tecnologie e i risultati, di gran lunga incoraggianti, si sono già attestati a circa un terzo della
produzione dei vini.
con carattere di promiscuità. Solo in tempi recenti la viticoltura molisana si è allineata alle moderne
tecnologie e i risultati, di gran lunga incoraggianti, si sono già attestati a circa un terzo della
produzione dei vini.
Ramitello RossoGradazione:13,50%
Stile:Di medio corpo e profumato Abbinamenti cibo-vino:Scaloppine ai funghi, Filetto al pepe verde, Galletto alla brace, Bocconcini di pollo, Formaggi di media stagionatura, Cotechino, Coniglio |
Aglianico Riserva "Contado"Gradazione:14,00%
Stile:Di medio corpo e profumato Abbinamenti cibo-vino:Pasta all'amatriciana, Carne Rossa in umido, Filetto al pepe verde, Affettati e salumi, Risotto ai Funghi, Cannelloni, Formaggi di media stagionatura |
TintiliaGradazione:14,00%
Stile:Corposo e intenso Abbinamenti cibo-vino:Galletto alla brace, Cassoeula, Formaggi stagionati, Tagliata di Manzo, Risotto allo zafferano, Arrosto di carne, Pasta al sugo di carne |
FalanghinaGradazione:13,50%
Stile:Leggero e fresco Abbinamenti cibo-vino:Cozze, Pasta al tonno, Branzino, Tartare-carpaccio pesce, Antipasti caldi di pesce, Carni Bianche |
GrecoGradazione:13,00%
Stile:Fruttato Abbinamenti cibo-vino:Pasta al tonno, Antipasti caldi di pesce, Formaggi freschi, Pesce in umido, Cozze, Carni Bianche |
Apianae Moscato Reale del MoliseGradazione:14,50%
Stile:Fruttato Abbinamenti cibo-vino:Formaggi tagionati, Dolci al cucchiaio |
Percorso Enogastronomico
Il Molise lo potremmo definire così: Piccola Regione, Grande Terra.
Una terra millenaria che alterna cime innevate, colline e spiagge di sabbia finissima. È la terra delle strade secondarie, meglio se sterrate, i tratturi che nei secoli hanno disegnato un’intricata rete di cammini, percorsi da uomini e animali durante la transumanza.
A Isernia la tappa obbligatoria è da Existo Osteria Molisana. La creatura di Carlo Pagano è molto attenta ai prodotti locali, che sono usati per i piatti dell’osteria. In menu c’è la tradizione molisana rivisitata ad arte, quindi meritano una menzione la pallotta cacio e uova, la cipollata d’Isernia con uovo cotto a bassa temperatura e cipolla fondente con Caciocavallo e carciofo. Tra i primi provate i crioli unto e cacio e la sagna mbuttita Sciuè Sciuè con agnello cacio e uova, carciofi e zafferano, e per terminare ordinate un Molisù.
Ad Agnone l’indirizzo da segnare in agenda è la Locanda Mammì: questo è il regno di Stefania Di Pasquo, allieva di Niko Romito, che propone una cucina di alto livello dove spiccano piatti come la Lingua con finocchi e arance, l’Hamburger di agnello con maionese ai lamponi, la Spigola con carciofi e mousse di spigola e i Tortellini di manzo in brodo di erbe.
Arrivando al mare, sostate a Termoli per mangiare all’Osteria Dentro Le Mura. L’Osteria ha ottenuto la chiocciola nella guida delle Osterie di Slow Food e Antonio Terzano e sua moglie Lina gestiscono con passione l’osteria di mare che salvaguarda la cucina genuina e locale. Tra i piatti da provare: la parmigiana di alici, il moscardino in purgatorio, il brodetto alla termolese e l’Osmosi, un passaggio e una fusione tra elementi come la rana pescatrice e il tartufo nero, presentato all’ultima edizione della BIT a Milano.
Una terra millenaria che alterna cime innevate, colline e spiagge di sabbia finissima. È la terra delle strade secondarie, meglio se sterrate, i tratturi che nei secoli hanno disegnato un’intricata rete di cammini, percorsi da uomini e animali durante la transumanza.
A Isernia la tappa obbligatoria è da Existo Osteria Molisana. La creatura di Carlo Pagano è molto attenta ai prodotti locali, che sono usati per i piatti dell’osteria. In menu c’è la tradizione molisana rivisitata ad arte, quindi meritano una menzione la pallotta cacio e uova, la cipollata d’Isernia con uovo cotto a bassa temperatura e cipolla fondente con Caciocavallo e carciofo. Tra i primi provate i crioli unto e cacio e la sagna mbuttita Sciuè Sciuè con agnello cacio e uova, carciofi e zafferano, e per terminare ordinate un Molisù.
Ad Agnone l’indirizzo da segnare in agenda è la Locanda Mammì: questo è il regno di Stefania Di Pasquo, allieva di Niko Romito, che propone una cucina di alto livello dove spiccano piatti come la Lingua con finocchi e arance, l’Hamburger di agnello con maionese ai lamponi, la Spigola con carciofi e mousse di spigola e i Tortellini di manzo in brodo di erbe.
Arrivando al mare, sostate a Termoli per mangiare all’Osteria Dentro Le Mura. L’Osteria ha ottenuto la chiocciola nella guida delle Osterie di Slow Food e Antonio Terzano e sua moglie Lina gestiscono con passione l’osteria di mare che salvaguarda la cucina genuina e locale. Tra i piatti da provare: la parmigiana di alici, il moscardino in purgatorio, il brodetto alla termolese e l’Osmosi, un passaggio e una fusione tra elementi come la rana pescatrice e il tartufo nero, presentato all’ultima edizione della BIT a Milano.