La Campania è una regione dell'Italia meridionale, situata ad ovest dal Mar Tirreno, la seconda regione più popolata d'Italia nonché la regione italiana più ricca di materiale archeologico dopo il Lazio e la Sicilia. La Campania è certamente una delle regioni morfologicamente più variegate della penisola e, per questo motivo oltre che per la sua storia, questa terra è in grado di offrire diverse tipologie di turismo. Scenari incantevoli come quelli generosamente offerti dalla Costiera Amalfitana, su tutti, hanno da sempre attratto e sedotto artisti e viaggiatori importanti provenienti da ogni parte del mondo. Napoli continua a rimanere una città dal fascino controverso ma indiscusso e le prelibatezze enogastronomiche di tutto il territorio sono fin troppo note.
MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP
La sua area di produzione è molto vasta e comprende le seguenti regioni:
Regione Campania Provincia di Benevento: comuni di Limatola, Dugenta, Amorosi. Provincia di Caserta: l’intero territorio. Provincia di Napoli: comuni di Acerra, Giugliano in Campania, Pozzuoli, Qualiano, Arzano, Cardito, Frattamaggiore, Frattaminore, Mugnano di Napoli. Provincia di Salerno: l’intero territorio. Essa deve essere prodotta esclusivamente con latte di bufala intero fresco. La lavorazione prevede l’utilizzo di latte crudo, eventualmente termizzato o pastorizzato, proveniente da bufale allevate nella zona di produzione e ottenuta nel rispetto di apposite prescrizione relative all’allevamento e al processo tecnologico, in quanto rispondenti allo standard produttivo seguente: gli allevamenti bufalini dai quali deriva il latte devono essere strutturati secondo gli usi locali con animali originari della zona di produzione, di razza mediterranea italiana. |
RICOTTA DI BUFALA CAMPANA DOP
Viene prodotto con il latte di bufala nelle seguenti regioni: Campania: principalmente nel bacino attorno ai fiumi Garigliano e Volturno e tra la piana del fiume Sele e la zona del Cilento, sia nella zona costiera, sia lungo le vallate. Lazio: tra la valle del fiume Amaseno e la vicina pianura Pontina.
Puglia: la fascia pianeggiante e collinare della provincia di Foggia, ai piedi del promontorio del Gargano. Molise: con un unico comune interessato. La tipologia Fresca Omogeneizzata, sgrondata dalla scotta, subisce un trattamento termico al fine di ottenere una conservabilità massima di 21 giorni dalla data di produzione. La tipologia Fresca, che non subisce omogeneizzazione, ha una durata massima di conservazione di 7 giorni. Della Ricotta di Bufala si parlava anche nella metà del 1800, quando veniva avvolta in piccole pezze di canapa, attraverso gesti umani tramandati di generazione in generazione. Achille Bruni, professore della Regia Università di Napoli, nel 1859, scriveva: “Munto il latte e versato in tinozza, vi si mette il caglio di capretto; e dopo di essersi rappreso con la spatola di legno si taglia a pezzi grossi. Quindi con una “cazzuliera” di legno si leva il siero che si fa bollire per trarne la ricotta”. |
LIMONI DI SORRENTO
La zona di coltivazione è la Penisola Sorrentina, a un’altitudine non superiore ai 350 metri.
La varietà tipica della zona è rappresentata dal cosiddetto ovale di Sorrento, unico per equilibrio tra acidi e zuccheri che lo caratterizzano per il particolare microclima della penisola in cui cresce. E’ proprio da questa varietà nota per l’intensità del suo sapore e del suo aroma che si ricava il classico liquore di limoni. Il frutto presenta un colore dal verde chiaro al giallo citrino, internamente presenta un flavello medio-sottile, ricco di ghiandole oleifere che conferiscono al frutto un aroma intenso e caratteristico. Il profumo è molto forte. |
POMODORO SAN MARZANO DELL’AGRO-NOCERINO DOP
Viene prodotto nella provincia di Salerno: l’intero territorio dei comuni di S.Marzano, Scafati e S.Valentino Torio, parte dei comuni di Baronissi, Fisciano, Mercato S.Severino, Siano, Roccapiemonte, Nocera Superiore, Sarno, Pagani, Angri e S.Egidio Monte Albino; provincia di Avellino: parte dei comuni di Montoro Superiore
e Inferiore; provincia di Napoli: l’intero territorio dei comuni di Boscoreale, Poggiomarino, Pompei, S.Antonio Abate, S.Maria La Carità e Striano, parte dei comuni di Gragnano, Castellammare, Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Casalnuovo, Camposano, Castelcisterna, Cicciano, Cimitile, Mariglianella, Marigliano; Nola, Palma, Pomigliano, Scisciano e S.Vitaliano. Il frutto è bacca con due o tre logge, forma allungata o parallelepipeda oppure cilindrica tendente al piramidale, con lunghezza da 6 a 8 cm., colore rosso tipico della varietà. |
Friggitelli alla napoletana
Friggitelli: 500 g
Pomodori ciliegini: 400 g Aglio: 1 spicchio Sale q.b. Olio extravergine d'oliva q.b. Basilico q.b. Prendete i friggitelli e togliete il picciolo. Tagliate gli spicchi d'aglio e soffriggeteli con l'olio, poi aggiungete anche i friggitelli. Quando i friggitelli iniziano a cuocere aggiungete anche i pomodori tagliati a tocchetti. Cuocete qualche minuto regolando il sale, poi servite coprendo tutto con basilico sminuzzato. |
Mozzarella impanata
Mozzarella: 400 g
Farina q.b. Uova: 2 Pangrattato: 100 g Sale q.b. Olio per friggere Tagliate la mozzarella a fette alte circa 1 centimetro. Passatele nella farina, poi dell'uovo sbattuto a frittata con un pizzico di sale e infine nel pangrattato; premete col palmo delle mani perché aderisca bene.Immergete le fette di mozzarella in abbondante olio bollente, ma non fumante; friggetele a calore forte da ambo le parti per pochi minuti. Scolatele dorate e servitele subito. |
Cannelloni alla sorrentina
Sfoglia fresca per tagliatelle: 800 g
Ricotta: 300 g Prosciutto crudo: 100 g Uova: 2 Scamorza: 250 g Ragù di carne: 1 kg Parmigiano: 80 g Olio di oliva extravergine: 3 cucchiai Sale q.b. Pepe q.b. Mozzarella: 150 g Basilico: 1 mazzetto Tagliate la sfoglia a quadrati di circa 12 cm. Versate il ragù in una pentola a riscaldatelo a fiamma bassa aggiungendo qualche foglia di basilico. Preparate l'impasto per il ripieno: tagliate a dadini minuscoli la scamorza e il prosciutto e metteteli in una ciotola; unite la ricotta e le uova e mescolate. Amalgamatevi metà del parmigiano ed il basilico tritato rimasto. Salate, pepate e lavorate il composto fino a renderlo omogeneo. Lessate i quadrati di pasta in abbondante acqua salata con un cucchiaio di olio extravergine. Scolateli molto al dente e disponeteli ben separati su un canovaccio umido. Mettete un cucchiaio abbondante di ripieno su tutti i quadrati e arrotolateli a tubo. Distribuite sul fondo di una pirofila da forno un mestolo del ragu e disponetevi i cannelloni; copriteli con il parmigiano rimasto, la mozzarella ed il ragù. Fate cuocere in forno caldo a 190 °C per circa 20 minuti. Lasciate riposare 5 minuti prima di servire. |
Fusilli al ferro alla napoletana
Polpa di agnello: 350 g
Fusilli: 400 g Pancetta: 200 g Salame: 100 g Olio di oliva extravergine: 1,5 dl Ricotta: 200 g Concentrato di pomodori: 4 cucchiai Cipolla: 1 Sedano: 1 Carota: 1 Aglio a spicchi: 2 Vino bianco: 2 dl Peperoncini q.b. Sale q.b. Pepe q.b. Sbucciate, lavate e tritate la cipolla, la carota, l'aglio e il sedano privato dei filamenti; sminuzzate la pancetta, la carne, il salame e rosolate tutto insieme nella metà dell'olio, bagnando un po' alla volta con l'olio rimasto. Rimestate di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando il sugo è pronto, amalgamatevi la ricotta ben schiacciata, poi insaporite con un po' di sale, pepe e peperoncino. Unite infine il concentrato di pomodoro stemperato in un cucchiaio d'acqua tiepida e cuocete ancora per almeno 1 ora. Lessate i fusilli in acqua bollente salata, scolateli al dente e conditeli subito con il sugo di carni e ricotta preparato. |
Baccalà alla napoletana
Baccalà: 800 g
Pomodori: 1 scatola Olive: 80 g Capperi: 20 g Uvetta: 50 g Pinoli: 20 g Aglio a spicchi: 1 Olio di oliva extravergine q.b. Origano q.b. Ponete in ammollo il baccalà dissalato per 2 giorni, cambiando spesso l'acqua. In un tegame soffriggete l'aglio, unite i pomodori tagliuzzati e cuocete per 5 minuti. Unite i pinoli, i capperi dissalati, le olive di Gaeta snocciolate, l'uvetta ammollata e aggiustate di sale. Fate cuocere per circa 20 minuti. Nel frattempo spellate il baccalà e tagliatelo a pezzi. Accendete il forno a 180°. Ponete il baccalà in una teglia e ricopritelo con il sugo appena preparato, l' origano e l'olio. Fate cuocere per circa 50 minuti, quindi servite dopo averlo fatto riposare un paio di minuti. |
Bistecca alla pizzaiola
Bistecche di manzo: 4
Olio di oliva extravergine: 5 cucchiai Aglio a spicchi: 2 Pomodori: 300 g Origano a piacere Sale q.b. Pepe q.b. Riscaldate una padella con dell'olio e ponete le quattro bistecche di manzo (anche in più volte) facendole cuocere qualche minuto per lato, avendo cura di girarle senza usare i rebbi della forchetta che pungerebbero la carne facendo uscire il sangue. A cottura quasi completa abbassate la fiamma e proseguite ulteriormente per qualche minuto ancora. Mettete tutte le bistecche in padella con un paio di cucchiai di olio ed unite i pomodori pelati, l'aglio e l'origano, regolando di sale, Dopo una decina di minuti togliete l'aglio e servite ben caldo. |
Biscotti di Moiano
Farina 00: 350 g
Uova: 2 Zucchero: 100 g Burro: 50 g Limone: 1 Lievito: 1 bustina Impastare la farina, le uova, il burro, lo zucchero, il lievito e la scorzetta di limone grattugiata. Se occorre aggiungere un poco di acqua tiepida, per ottenere una pasta morbida e compatta. Ricavare i pezzi di pasta nella forma tradizionale, adagiarli su una teglia bene imburrata e tenere in forno caldo (200 °C) per mezz'ora. |
Bonbons di cioccolato
Cioccolato fondente: 250 g
Mandorle: 100 g Zucchero: 120 g Cognac: 1 cucchiaio Caffè in polvere: 2 cucchiai Cioccolato bianco: 150 g Latte: 1 cucchiaio Pirottini di carta: 1 confezione Sgusciate le mandorle, mettetele in una pentola con acqua bollente e scottatele per qualche minuto. Scolatele, pelatele con cura, quindi tritatele grossolanamente e mescolatele con 1 cucchiaio di zucchero a velo. Tritate anche 100 g di cioccolato fondente. Mettete il trito di mandorle e quello di cioccolato in una ciotola abbastanza capiente, aggiungete lo zucchero a velo rimasto e mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti. Preparate il caffè con una macchinetta da 6 tazzine e utilizzando solo una tazzina scarsa di acqua. Prendete metà del concentrato di caffè preparato, lasciatelo raffreddare, quindi versatelo a filo nella ciotola del trito di mandorle e cioccolato assieme al cucchiaio di cognac. Mescolate accuratamente fino a ottenere un composto sodo. Qualora fosse troppo duro, aggiungete il latte. Inumiditevi le mani con il caffè rimasto e lavorate il composto, ricavate tante palline della grandezza di una nocciola. Sciogliete a bagnomaria separatamente il cioccolato fondente rimasto e quello bianco, passate metà delle palline nel cioccolato fondente fuso e l'altra metà in quello bianco. Sistemate ogni bonbon in un pirottino di carta oppure avvolgetelo in carta da cioccolatini. |
I Vini
La Campania va considerata tra quelle regioni dove la viticoltura non primeggia, ma la qualità dei suoi
vini è assai pregiata.
vini è assai pregiata.
Falanghina del Sannio "Serrocielo"Gradazione:13,50%
Stile:Fruttato Abbinamenti cibo-vino:Crostacei, Tartare-carpaccio pesce, Affettati e salumi, Cozze, Pesce alla griglia, Verdure in pastella, Antipasti caldi di pesce, Pasta con pesce, Ostriche |
Castel del Monte "Pietraia"Gradazione:13,00%
Stile:Fruttato Abbinamenti cibo-vino:Spaghetti alle vongole, Verdure in pastella, Risotto ai frutti di mare, Antipasti caldi di pesce, Antipasti di pesce al vapore, Aperitivo, Formaggi freschi |
Irpinia Fiano Passito "Privilegio"Gradazione:13,00%
Stile:Fruttato Abbinamenti cibo-vino:Dolci al cucchiaio, Strudel, Frutta secca |
Spumante "DUBL Rosato"Gradazione:12,50%
Stile:Leggero e fresco Abbinamenti cibo-vino:Aperitivo, Tartare-carpaccio pesce, Verdure in pastella, Crostacei, Formaggi freschi, Antipasti di pesce al vapore, Pesce alla griglia, Antipasti caldi di pesce |
Campania Rosso "Sirica"Gradazione:13,50%
Stile:Di medio corpo e profumato Abbinamenti cibo-vino:Affettati e salumi, Agnello, Formaggi di media stagionatura, Carne Rossa in umido, Stinco di maiale al forno, Pasta all'amatriciana, Arrosto di carne, spezzatino di carne e selvaggina |
Irpinia Aglianico "Serpico"Gradazione:14,00%
Stile:Corposo e intenso Abbinamenti cibo-vino:Agnello, Affettati e salumi, Formaggi di media stagionatura, Cannelloni, Arrosto di carne, Selvaggina, Scaloppine ai funghi, spezzatino di carne e selvaggina, Stinco di maiale al forno |
Percorso Enogastronomico
Sorrento è arroccata su un’imponente scogliera a picco sul mare, è una cittadina incantevole che conserva importanti testimonianze classiche e medievali, cui si affiancano le architetture del Rinascimento e del Barocco. Notissimo in tutto il mondo il suo limoncello. La passeggiata prevede la visita e la degustazione presso un tipico giardino in centro città, Si gusteranno marmellate, gelato e raffinati liquori dal gusto e dagli aromi inconfondibili, si apprenderà il processo di produzione del limoncello.
La zona vesuviana è ricca di prodotti tipici, resi unici dalla caratteristica fertilità del terreno. Qui nascono le famose uve citate già da Sallustio e Plinio, a testimonianza di una tradizione che ha origini antichissime: la Falanghina del Vesuvio, la Coda di Volpe, detta comunemente Caprettone, e il Piedirosso del Vesuvio. Da queste uve si ricava il famoso Lacryma Christi (Doc dal 1983).
Il Vesuvio è poi il regno del “pomodorino del piennolo”, un pomodoro a grappolo, dalla forma rotonda e dalla punta a pizzo, utilizzato in tante ricette tipiche. Presso la Kitchen Class del Vesuvian Inn potrai prenotare una o più lezioni tenute da uno chef locale. Le lezioni hanno come obiettivo la condivisione di un vero e proprio stile di vita gastronomico mediterraneo, una vera e propria full immersion alla scoperta del territorio campano per apprendere i segreti della cucina tipica locale. Alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si apre la piana del Sele, dove l’incanto dei templi dorici di Paestum incontra una magia quasi altrettanto sublime: il sapore inconfondibile della mozzarella di bufala campana Dop.
La zona vesuviana è ricca di prodotti tipici, resi unici dalla caratteristica fertilità del terreno. Qui nascono le famose uve citate già da Sallustio e Plinio, a testimonianza di una tradizione che ha origini antichissime: la Falanghina del Vesuvio, la Coda di Volpe, detta comunemente Caprettone, e il Piedirosso del Vesuvio. Da queste uve si ricava il famoso Lacryma Christi (Doc dal 1983).
Il Vesuvio è poi il regno del “pomodorino del piennolo”, un pomodoro a grappolo, dalla forma rotonda e dalla punta a pizzo, utilizzato in tante ricette tipiche. Presso la Kitchen Class del Vesuvian Inn potrai prenotare una o più lezioni tenute da uno chef locale. Le lezioni hanno come obiettivo la condivisione di un vero e proprio stile di vita gastronomico mediterraneo, una vera e propria full immersion alla scoperta del territorio campano per apprendere i segreti della cucina tipica locale. Alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si apre la piana del Sele, dove l’incanto dei templi dorici di Paestum incontra una magia quasi altrettanto sublime: il sapore inconfondibile della mozzarella di bufala campana Dop.